Questo libro vi condurrà alla scoperta di un vino leggendario e immaginifico che da secoli è prodotto e scorre nel cuore del Mar Mediterraneo e che prende il nome dalla penisola greca di Monemvasia, in Laconia, dove i mari Ionio ed Egeo si incontrano: la Malvasia.

Un intenso lavoro di ricerca sui metodi, le tradizioni, le storie di vignaioli di diverse zone del Mediterraneo che da pochi anni o da intere generazioni portano avanti la produzione  di qualcosa di più di un semplice vino ci permetterà di consegnarvi un vero e proprio breviario itinerante composto da numerose tappe e accuratamente composto, con fotografie, interviste, spunti letterari e di viaggio, mappe e suggerimenti gastronomici.

E come canti di sirene queste tappe saranno un affascinante invito al viaggio mediterraneo per tutti coloro che vorranno in parte, o in toto, ripercorrerlo.

MALVASIA PAOLO TEGONI

Scrivere di un vino, o di un mito, come nel caso del malvasia e delle innumerevoli sue interpretazioni, significa scrivere soprattutto di territori e di persone, di destinazioni a ridosso del mare o nell’entroterra e di quei vignaioli che ogni giorno lavorano per portare avanti una produzione identitaria e di qualità.


Significa prima di tutto fare la conoscenza di un luogo, delle sue peculiarità, raccogliere e raccontare le storie di tradizioni millenarie, sociali e culturali, di famiglie, di evoluzione e di apertura al futuro.

In un continuo rapporto con l’altro, con chi desidera ascoltare, leggere, approfondire e assaggiare.

Ma questo non basta perché scrivere di vino equivale altresì a raccontare e descrivere un’intera società.


I riferimenti culturali e letterari, la geopoetica, la storia e la gastronomia dei luoghi che di volta in volta esploriamo alla scoperta del proprio prodotto sono parte del vino stesso e con esso finiscono nel calice del curioso ricercatore e di coloro che desiderano conoscere tutte queste realtà.


Questo libro vi condurrà in luoghi fondamentali per la nascita e la diffusione dei vini Malvasia e vi racconterà, pagina dopo pagina, storie, memorie, leggende e tradizioni sconosciute ai più.

A partire dal nome stesso del vino, che ha origine da una piccola penisola del Peloponneso, o meglio un monolite roccioso ancora semisconosciuto di una bellezza mozzafiato, di nome Monemvasia, in greco “luogo con un solo ingresso”, da cui questo vino un tempo partì per essere commercializzato e fatto conoscere al mondo dalla Serenissima Repubblica di Venezia.


O da particolari declinazioni dello stesso, come quella di Bosa, in Planargia, nell’oristanese, dove quest’uva giunge probabilmente grazie al dominio catalano tra il 1300 e il 1700 e dove troviamo la Malvasia isolana più preziosa, maggiormente identitaria e visceralmente legata al terroir-culla che l’accoglie: la Malvasia di Bosa riserva doc, uno storico e nobile vino ossidativo. 

MALVASIA PAOLO TEGONI

Paolo Tegoni, gastronomo, docente e sommelier, ispirato per questa avventura dalla lettura di diversi autori, tra i quali Fernand Braudel, Mario Soldati e Predrag Matvejević, e dall’amore per il Mediterraneo e le sue genti e il racconto di viaggio, ha deciso di ricercare e scrivere di questo vino mediterraneo per eccellenza, nelle sue infinite declinazioni territoriali e produttive e nei suoi protagonisti, come prezioso pretesto per
descrivere le tante culture che gli appartengono nello spazio e nel tempo.

Con lui, in questo contesto geopoetico e sensoriale il fotografo Francesco Zoppi, professionista che da anni indaga il mondo del cibo nei suoi numerosi aspetti, dalle filiere di produzione alle tematiche sociali come l’integrazione, il lavoro stagionale legato all’immigrazione e la rivalutazione del territorio attraverso il lavoro dell’uomo.

Lasciate allora che Paolo e Francesco vi conducano lungo le pagine di un viaggio infinito che si srotola davanti al lettore con parole e immagini, in un continuo dialogo tra passato, presente e futuro; tra profumi e sapori; tra terra e mani da leggere e rileggere, tenere come spunto per il prossimo viaggio e come ricordo di qualcosa già visto da non dimenticare.